La gioventù
La gioventù rappresenta simbolicamente uno stato vitale e una apertura verso il possibile.
Tale condizione “giovanile” sembra svilupparsi dall’infanzia, esplodere con la giovinezza, assestarsi con la maturità per poi degenerare fino a scomparire con il progredire dell’età.
Questo divenire è legato alla conquista di una posizione sociale ed economica. Per le donne è strettamente collegato alla maternità, per gli uomini al successo nel mondo lavorativo.
Invece…
C’è però un aspetto del tutto personale e interiore che si svincola dal percorso materiale e che in maniera opposta dovrebbe consolidarsi e aumentare con il trascorrere del tempo indipendentemente dall’età. Parlo di forza creativa e di fiamma interiore, di passioni, di curiosità, e di coraggio.
Questa crescita interiore deriva non solo dalla maturità esperienziale ed emotiva che le persone raggiungono nel tempo, chi prima e chi dopo, chi più e chi meno, ma anche per la possibilità del giovane anziano di svincolarsi dai doveri quotidiani e di dedicarsi maggiormente a se stessi o agli altri.
In questa prospettiva…
In quest’ottica la terza età, che per convenzione si raggiunge verso i sessantacinque anni, ovvero con l’età pensionabile, potrebbe offrire alle persone, anche se in funzione degli standard economici raggiunti, un nuovo orizzonte di progetti e prospettive.
Quello che invece ci trasmette la società, con messaggi fuorvianti e proposte limitanti, è invece una esclusione progressiva degli anziani dal sociale e dal possibile, che cresce con il progredire dell’età.
La società concentra il mercato e quindi rende visibili e appetibili unicamente le persone in età infantile, giovane e adulta, trascurando le stesse persone una volta uscite dal mercato del lavoro e dagli obblighi parentali.
Questo porta i giovani anziani, donne e uomini, a smarrirsi, scoraggiati dalle proposte unicamente antiage, con proposte irrealizzabili che li vogliono simili ai giovani, senza sondare le infinite possibilità che hanno di vivere il proprio tempo altrettanto appassionatamente.
E’ necessario sostenere, senza cadere nel paradosso e nel grottesco, tutti i tentativi che vogliono dare una nuova, frizzante, corposa identità alle persone, svincolandole dal tempo vissuto. Nonostante gli imperativi temporali spesso generano ansia e malessere in tutte le età, questo mio progetto o percorso che dir si voglia, vuole concentrarsi in particolare sulla identità femminile sopra i sessanta, cercando di combattere gli stereotipi e cliché che la avviluppano come una densa nebbia.
Il progetto si sviluppa su più livelli.
L’immagine, attraverso la condivisione e ricondivisione di foto, video e immagini che mettano in risalto l’universo dei giovani anziani. Un universo non fatato e alterato, ma pieno di ironia, passione e possibilità.
L’incontro, attraverso proposte e testimonianze reali con persone che raccontino i loro originali percorsi di vita.
La riflessione attraverso la condivisione e la creazione di podcast sull’argomento.
La condivisione di proposte e spazi per il tempo libero, le iniziative e le proposte legate alla terza età e trasversalmente a tutte le età.
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